Interessante antica edizione originale, impreziosita da una dedica manoscritta dell'autore, opera narrativa ma su base giuridica poichè l'autore si riallaccia a fatti di interesse legale, appresi per "fortuito caso", fatti che già nella prefazione (diretta al Ministro di Grazia e Giustizia dell'epoca, Giuseppe Zanardelli) si preannunciano relativi a infedeltà coniugale ed altro, e l'autore si preme di avvertire che "...la castità non basta a per formare da sola una moglie onesta", ....ma messaggi sono indirizzati anche alle madri e alle suocere, agli avvocati e ai giudici, i primi invasi di perfidia nell'accusare innocenti solo perchè devono difendere i loro clienti colpevoli; per i giudici invece l'accusa è che un solo individuo debba rappresentare la cosidetta "opinione pubblica".