
Medicina, Chirurgia, Oncologia, Senologia, Scirro, Cancro, Rara Edizione, Scarpa, 1824
Valore stimato —€1071.33
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ANTONIO SCARPA
SULLO SCIRRO E SUL CANCRO
MEMORIA
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Napoli, Nobile, 1824
Cm.19,5; pp.56; senza legatura.
Interessante
edizione antica e d'epoca,
rara edizione napoletana di questa opera del celebre clinico,
con dissertazione specialistica di oncologia,
edizione che lo stampatore napoletano Nobile dedica a stampa a Lionardo Santoro, all'epoca docente di chirurgia Teoretica,
edizione voluta da un allievo del prof. Santoro, ossia dal dr. Pietro De Philippis;
con riferimenti a varie manifestazioni morbose, ai tumori delle ovaie e a quello della prostata, alle mammelle e ai testicoli, a porri e verruche della pelle, all'epididimo, all'utero, agli organi ghiandolari frequentemente sede di scirri, a ulcere cancerose, a tumori cistici, a lipomi e sarcomi, a scrofole e strume, al sarcocele, ai funghi midollari maligni, la risipela, ...con riferimenti all'epoca di frequente apparizione (mai prima della pubertà), alle cause patologiche, all'alterata funzionalità epatica, alla predisposizione, alle cause occasionali, alle recidive dopo l'intervento chirurgico,...;
con anche riferito il caso clinico di G. Gelmini di Sacco, tirolese, affetto da verruche presso il naso, operato dall'autore, con una immagine del malato e della malattia visibile in una illustrazione inserita in una tavola ripiegata fuori testo, in fondo al volume (incisione all'acquaforte a cura dell'artista incisore Morgese);
presente a fine testo un elenco di opere impresse o in vendita presso il libraio napoletano A. Nobile (catalogo di ben tre pagine); inoltre riportati i testi della corrispondenza per l'autorizzazione alla stampa del volume, tra cui una lunga missiva con parere favorevole a firma del Regio Revisore Giuseppangelo del Forno.
DI INTERESSE SPECIALISTICO, MEDICO, CHIRURGICO, ONCOLOGICO, DERMATOLOGICO, STORICO-LOCALE, BIBLIOGRAFICO
rara edizione, attualmente cinque soli esemplari noti nel sistema bibliotecario nazionale italiano.
Buona conservazione generale, segni e difetti d'uso e d'epoca, diffuse fioriture e difetti vari marginali e così come visibili nelle immagini allegate; esemplare senza legatura o copertine, dorso rotto, pertanto meritevole di rilegatura.
(l'immagine allegata raffigura un particolare del frontespizio, eventuali ulteriori informazioni a richiesta)
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dal web (wikipedia)
Antonio Scarpa (Lorenzaga, 13 giugno 1747[1] – Pavia, 31 ottobre 1832) è stato un chirurgo, anatomista e medico italiano.
Nato a Lorenzaga di Motta di Livenza da Giuseppe e Francesca Corder, Antonio fu avviato agli studi dallo zio Paolo, prete, che ne intuì le doti e si occupò di persona dei suoi studi inviandolo, dopo averlo opportunamente preparato, al seminario diPortogruaro dove frequentò il ginnasio come esterno alloggiando nel frattempo da una zia paterna.
Lepido Rocco narra che, all'insaputa della zia, il giovane spietatamente uccidesse a poco a poco un'intera covata di pulcini per esaminarne il cuore, il cervello, l'intestino e lo scheletro. Scopertolo, la zia ne fece un dramma.
Con questo atto invece Antonio mostrò la vocazione della sua vita. Sempre lo zio Paolo lo avviò agli studi universitari a Padova, dove si laureò in medicina e chirurgia il 19 maggio 1770 formandosi sotto i professori Girolamo Vandelli e Giovanni Battista Morgagni, del quale Antonio sarebbe poi diventato assistente fino alla morte del celebre patologo.
Nel 1772 ottenne la cattedra anatomo-chirurgica all'Università di Modena e Reggio Emilia che tenne fino al 1783, anno in cui fu chiamato dalla Corte di Vienna all'Università di Pavia. In entrambe le città si operò per la costruzione di un teatro anatomico. Pavia, che all'epoca costituiva il centro più importante della Penisola in campo scientifico, permise ad Antonio di divenire una figura di primo piano negli ambienti scientifici europei.
In questi anni si interessò in particolare alla fisiologia del sistema nervoso, sulla scia degli studi di Leopoldo Caldani e Felice Fontana.
Molte e notevoli per importanza ed originalità del contenuto sono le opere che Scarpa diede alle stampe. Il suo lavoro nel campo dell'anatomia fu tanto rilevante che diverse parti del corpo umano prendono ancora oggi il suo nome, nella nomenclatura medica internazionale. L'anatomia sviluppata da Scarpa a Pavia non fu fine a sé stessa ma a base e servizio della fisiologia e della chirurgia.
Fu amico di Alessandro Volta, con il quale viaggiò in Europa e frequentò gli ambienti scientifici di Londra, Vienna e Parigi. La sua fama gli fece ottenere la Legion d'Onore e l'elezione a membro della Royal Society e delle principali accademie scientifiche europee. Quando Napoleone nel 1805 visitò l'Università di Pavia ricevette l'omaggio del corpo docente, ma non trovando Scarpa tra i professori chiese dove mai egli fosse. Gli venne risposto che non avendo prestato giuramento al nuovo governo aveva dovuto rinunciare al posto. Al che il sovrano replicò: E che importano i rifiuti del giuramento e le opinioni politiche? Il dottor Scarpa onora l'università e i miei stati. Quando gli venne finalmente presentato gli disse: Quali che siano i vostri sentimenti io li rispetto ma non posso tollerare che voi restiate separato da un istituto di cui siete l'ornamento. Un uomo come voi deve come un bravo soldato morire sul campo di battaglia. E lo rinominò nel corpo docente dell'università. L'anno successivo gli fu restituito anche l'incarico di rettore.
La sua testa è conservata in formalina presso il Museo per la storia dell'Università di Pavia. Nessuno sa perché fu mozzata. Forse fu un singolare atto di omaggio come sostenne il Panizza, suo successore: "La testa degli uomini grandi dovrebbe essere sempre conservata poiché l'uomo sta tutto nella sua testa".
Pare che Scarpa fosse solito, in seguito al decesso di suoi illustri colleghi, utilizzarli come "preparati anatomici" su cui effettuare gli studi. Ed a seguito di questo sua singolare abitudine, alla sua morte gli è stato riservato un trattamento simile, ossia l'esposizione della sua testa conservata sotto formalina.
