Puglia, Napoli, Medicina, Naso, Gola, Neurologia, Fisiologia, Starnuti, Cotugno, Ruggiero
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PIETRO RUGGIERO
DOMINICI COTUNNII
ARCHIATRI
ET IN ARCHIGYMNASIO NEAPOLITANO PRIMARII ANATOMES PROFESSORIS ET ...
OPERA POSTUMA
...
Neapoli,Tramater, 1833
Cm.21,pp.204, senza legatura.
Interessante edizione antica e d'epoca,
nota opera scientifica, medico specialistica, a cura del medico pugliese Pietro Ruggiero (nativo di Palo del Colle, in provincia di Bari: 1760-1837),
pubblicazione inerente gli studi del conterraneo medico pugliese Domenico Cotugno relativi all'apparato dei sensi, che rientrano nell'otorinolaringoiatria, fisiologia e neurologia;
unico quarto volume disponibile dell'opera del Cotugno, ma volume a sè stante, che è dedicato alla fisiologia dello starnuto,
con ampia trattazione integrata anche da alcune belle tavole illustrative incise all'acquaforte e ripiegate fuori testo,
tavole che mostrano sezioni dell'organo nasale e della gola, con la muscolatura e gli annessi, la struttura ossea, l'innervazione, la vascolarizzazione, ...
con anche sezioni dell'intero cranio e quindi con visibili anche cervello e altri organi ivi contenuti;
le ultime due tavole, molto suggestive, mostrano le sperimentazioni sul riflesso dello starnuto su un animale, che appare -probabilmente vivisezionato- steso su un tavolo operatorio, con il ventre parzialmente sviscerato;
complessivamente sei tavole illustrative, ognuna di circa cm. 26x26,
tavole più volte ripiegate, incise all'acquaforte a cura dell'artista incisore napoletano Benedetto Cimarelli (1763)
DI INTERESSE SCIENTIFICO, SPECIALISTICO MEDICO- OTORINOLARINGOIATRICO-NEUROLOGICO, BIBLIOGRAFICO
Discreta conservazione generale, segni e difetti d'uso e d'epoca, diffuse fioriture e difetti vari marginali o così come visibili nelle immagini allegate; unico quarto volume disponibile, probabilmente il più importante delle opere del Cirillo.
(le immagini allegate raffigurano alcuni particolari dell'intero volume, eventuali ulteriori informazioni a richiesta)
dal web:
Nato a Ruvo di Puglia il 29 gennaio del 1736, Domenico Cotugno costituisce una delle personalità più interessanti della cultura scientifica napoletana tra secondo settecento e primo ottocento. Giunto a Napoli alla fine del 1753, diventò allievo di Antonio Genovesi, Mario Lama, Serafino Filangieri, Francesco Serao e cominciò ben presto la pratica di assistente medico presso l'Ospedale degli Incurabili. Fu autore di alcune delle più notevoli scoperte anatomiche del 1700 che illustrò in prestigiose opere, la "De aquaeductibus humanae internae anatomica dissertatio", il "De Ischiade nervosa commentarius", il "De sedibus variolarum sintagma. Dello spirito della medicina" il discorso letto nel teatro anatomico dell'ospedale degli incurabili il 5 marzo del 1772. Si impegnò in modo particolare nel combattere malattie contagiose come il vaiolo, la lue venerea e la tisi polmonare. Fu tra i diffusori della vaccinazione jenneriana del regno.
Nel 1765, dopo la fine dell'epidemia che colpì il regno, intraprese un viaggio per l'Italia che lo pose in contatto con i più importanti scienziati dell'epoca fra cui il Caldani, il Morgagni, il Targioni Tozzetti, i fratelli Zanotti. Il resoconto del viaggio è affidato alle pagine dell' "Iter Italicum" il cui manoscritto si conserva nella Biblioteca Nazionale di Napoli (Ms. XII.G.64) ed è stato edito solo in tempi recenti (1960) da Luigi Belloni. Nel 1766 vinse il concorso per la cattedra di anatomia nell'università di Napoli che abbandonò solo nel 1815 per motivi di salute. Agli inizi degli anni '80 ottenne da Ferdinando IV insieme a Giovanni Vivenzio e a Michele Troya il trasferimento di alcuni insegnamenti di medicina nell'Ospedale degli Incurabili dove fu creata per gli studenti una scuola di medicina, realizzando così un felice connubio fra teoria e pratica.
Nel 1779 fu tra i fondatori della Reale Accademia di scienze e belle lettere, istituita da Ferdinando IV per creare un più stretto legame fra il gruppo dirigente e la società civile. Negli atti dell'Accademia stampati da Donato Campo nel 1788 compare la sua memoria "Del moto reciproco del sangue per l'interne vene del capo". Negli avvenimenti del 1799 mantenne un atteggiamento neutrale e riuscì quindi a rimanere al suo posto durante la prima restaurazione borbonica e ad assumere incarichi di rilievo durante il decennio francese.
Nel 1808 fu infatti nominato Protomedico, carica che mantenne fino alla morte avvenuta il 6 ottobre del 1822.(dal web)
Domenico Cotugno (1736-1822)
De sedibus variolarum
Born in Ruvo, Italy, Domenico Cotugno studied medicine at the University of Naples. Poverty and illness plagued Cotugno during his training. After barely surviving a critical illness that he contracted while resident physician at the Neapolitan Hospital for Incurables, he received his doctorate degrees in philosophy and physic and remained at the university as lecturer in surgery and anatomy.
Cotugno published his most important works at the beginning of his career. The first was De aquaeductibus auris humanae internae (1761), in which he identified the aqueduct of the inner ear ("the canal of Cotunnius"), the columns in the osseous spiral lamina of the cochlea ("Cotunnius' columns"), and the naso-palatine nerve. He also confirmed the presence of labyrinthine fluid in the semicircular canals. His second great work, De ischiade nervosa commentarius, appeared three years later. Cotugno distinguished arthritic and nervous sciatica ("Cotugno's disease"), identified albumin in urine from a patient with acute nephritis, and described in detail the cerebrospinal fluid.(dal web)